Portare il bambino dal dermatologo: quando è importante

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Una visita dermatologica non è altro che un controllo effettuato da una specialista finalizzato a verificare la salute della pelle valutandone i disturbi e monitorando lo sviluppo di patologie per le quali il paziente stesso è in cura.

Si tratta di una visita non invasiva ed indolore atta a valutare eruzioni cutanee, anomalie relative ai nei, presenza di pomfi, angioedemi e vescicole.

Perché rivolgersi ad un dermatologo: l’importanza di sottoporsi ad una visita eseguita da uno specialista

La maggior parte delle persone presta una scarsa attenzione alla pelle facendo lo stesso anche con i propri bambini.

I problemi della pelle, però, non sono da sottovalutare in quanto possono produrre reazioni negative non solo per capelli o mucose. Inoltre, la continua esposizione al sole o all’inquinamento ambientale costituisce un’ulteriore causa che può indurre a rivolgersi ad un dermatologo.

Di conseguenza, appare necessario far sottoporre il proprio bambino ad una visita specialistica, ad esempio, nel momento in cui si nota un’eruzione cutanea improvvisa.

È ben noto, in più, che i bambini sono soliti cadere mentre corrono o camminano provocandosi piccole ferite. Ebbene, se queste tendono a guarire con un ritardo eccessivo, è consigliabile recarsi presto da un dermatologo, soprattutto se, una volta cicatrizzate, ritornano a sanguinare: ciò, purtroppo, potrebbe costituire uno dei primi sintomi del diabete.

Ovviamente, non bisogna dimenticare i nei. Ad essi, nello specifico, dovrebbe essere riservata una particolare attenzione. Un neo non è sempre pericoloso, ma è consigliabile tenerlo sotto controllo quando cambia di dimensioni, colore o forma.

Visita dermatologica per bambini: quando farla

Disfunzioni o malattie diverse, di gravità alta o bassa, rientrano tra i motivi principali per cui i genitori portano i propri figli dal dermatologo. Alcune patologie, infatti, potrebbero essere estremamente pericolose e, per questo motivo, è bene non esitare ed intervenire tempestivamente.

Dermatite seborroica, rosacea, cheratosi, onicomicosi e sudamina, sono tutti problemi legati alla pelle che necessita di una particolare attenzione e di cure adeguate.

Per quanto riguarda i tumori maligni, il melanoma è quello più diffuso anche nei soggetti giovani. Esso si sviluppa dai melanociti ovvero le cellule che producono la melanina. Ne esistono ben quattro varietà cliniche: quella lentigo maligna, quella a diffusone superficiale, quella acrale e quella nodulare.

Bisogna, dunque, necessariamente consultare uno specialista nel momento in cui si notano delle anomalie come, ad esempio, delle ferite che non guariscono o nei che diventano più grandi col passare del tempo o, ancora, nel caso di verruche squamose o noduli.

È sempre bene controllare anche la presenza di chiazze violacee, spesso confuse comunamente come “voglia di fragola”, ma in realtà si tratta di emangiomi infantili.

Il tumore è benigno, ma potrebbe compromettere la funzionalità di alcuni organi vitali.

È importante tenere monitorare lo status, perché di norma tendono a riassorbirsi in autonomia, ma a volte è necessaria una cura farmacologica.

Come si svolge una visita dermatologica

La prima fase di una visita dermatologica è rappresentata dall’anamnesi, cioè un colloquio durante il quale lo specialista raccoglierà tutte le informazioni necessarie relative ai sintomi e allo stile di vita del paziente.

Dopodiché, si passa alla visita obiettiva vera e propria al fine di giungere ad una diagnosi.

Eventualmente, quando non si riesce ad acquisire una quantità di elementi sufficiente a determinare le cause dei disturbi, si procederà con la prescrizione di ulteriori esami o test clinici come, ad esempio, una TAC, le analisi del sangue, una radiografia, un patch-test per le allergie, una biopsia o tampone.

Ciro Lieto

Dopo 8 anni di esperienza nel settore dell’intrattenimento per bambini ho deciso di realizzare Giochi Prima Infanzia, coniugando questa lunga esperienza lavorativa con le mie competenze web. Nel tempo libero mi dedico ai bambini, grazie al supporto di un’associazione napoletana, che mi aiuta anche nella redazione dei contenuti su Giochiprimainfanzia.it.

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